Cominciano a profilarsi soluzioni concrete in vista del debutto, il 1° luglio, della fattura elettronica obbligatoria per la cessione di carburanti presso i distributori, prevista dalla Legge di Bilancio per il 2018.

Lo sforzo da parte di tutti gli attori sarà quello di accompagnare adeguatamente tale novità rispettando i tempi previsti, quindi senza proroghe, ma puntando a tenere conto degli aspetti operativi, come le tempistiche di rifornimento, la correttezza delle formalità, l’eliminazione delle discriminazioni tra rifornimenti diurni e notturni o comunque in presenza di acquisti automatici.

Sono sul tavolo differenti soluzioni in grado di avvicinarsi a tali obiettivi, ma tutte passano, come è naturale, per un’informatizzazione dell’operazione di acquisto, nel tentativo di avvicinare fino a sostanzialmente sovrapporre l’atto del pagamento con quello dell’emissione della fattura elettronica. La parola è “automatismo”, che assicura rapidità, correttezza e tracciabilità. Si parla di un coinvolgimento degli operatori finanziari in modo da poter collegare gli strumenti di pagamento elettronici (carta di credito, bancomat, ecc.) in maniera diretta coi dati identificativi del titolare dello strumento, in modo da poter comunicare i dati di fatturazione direttamente nel momento in cui avviene lo scambio di dati di pagamento. Ancora un’idea ipotizzabile sarebbe quella che prevede il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate o di soggetti a ciò abilitati al fine di amministrare i flussi di dati con una funzione certificativa organizzandoli “in forma triangolare”. Quest’ultima soluzione si inserirebbe nella generale progressiva ricomprensione di dati contabili-fiscali e di flussi informativi nei sistemi ministeriali, una tendenza irreversibile.

Rimangono aperte molte questioni da definire e all’ordine del giorno molti aspetti da calibrare per portare a regime questa novità normativa da un lato nel rispetto della normativa stessa e dall’altro lato tenendo conto degli aspetti operativi e di utilizzabilità degli strumenti che verranno individuati per l’adempimento di quanto disposto, senza dimenticare che all’orizzonte c’è la fatturazione elettronica obbligatoria ampiamente intesa, prevista per il 2019. Sarà questa una buona palestra?