Una agevole disamina relativa al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza), così come revisionato dal Governo Draghi dopo la prima stesura a cui aveva lavorato l’ultimo Governo Conte.

L’attuale versione punta maggiormente ad allocare risorse ad investimenti, più che al sostenimento della spesa corrente attuale o potenziale, pertanto ponendo le basi per dinamiche maggiormente produttive di risultati nel breve periodo ed anche a livello strutturale. In particolare l’attenzione è dedicata alla Pubblica Amministrazione, ad una riforma del prelievo tributario ed alla transizione verde.

La Pubblica Amministrazione sarà oggetto di un processo evolutivo soprattutto imperniato sull’ulteriore digitalizzazione e sulla semplificazione normativa, necessità, quest’ultima, ormai non più procrastinabile, sia per il cittadino che per il soggetto economico.

La riforma tributaria non è ancora definita nei suoi caratteri principali, ma viene già stimato un alleggerimento di circa 19/20 miliardi di Euro con beneficii ai contribuenti di tutti i livelli di reddito, naturalmente con le dovute accortezze per mantenere il sistema progressivo, ma cercando di rendere meno pesanti i salti di scaglione.

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